Nonna Lucia scrive e CR7 risponde

Pralboino, 9 gennaio 2019

 

Caro Cristiano,

 Sono una nonna di 97 anni di Pralboino, un piccolo paese in provincia di Brescia. Sono una grande tifosa della Juventus da moltissimi anni!

Mi ricordo che l’unica volta che ho visto la Juve giocare è stato a Brescia circa 50 anni fa…. e avevamo perso 2 a 1!

Sono una tua grande ammiratrice e ti guardo sempre in televisione. Sono felice per te, perché la vita ti ha dato tutto: sei bello, ricco e bravo a giocare a pallone!

Ora vivo in casa di riposo, qui a Pralboino; sto bene ma per camminare ho bisogno di un carrello deambulatore. Su questo carrello c’è un cestino per appoggiare la mia borsa e io ho addobbato questo cestino con la sciarpa della Juventus e con la tua fotografia. Tutti quelli che mi incrociano nei corridoi della casa di riposo mi salutano dicendomi: “Forza Juve” e per me è il saluto più bello che ci sia!

Vorrei un grande regalo per il nuovo anno…. che la Juve vinca sempre…… Pensaci tu: tutte le coppe devono essere nostre!!

Lucia Timini

Ti auguro

un felice anno nuovo e

che la tua vita

sia sempre meravigliosa!

 

 

                                                       

                                                          La tua supertifosa

                                                          LUCIA TIMINI

P.s.: Se vuoi venire a trovarmi ti aspetto alla casa di riposo di Pralboino (BS).

Da Manerbioweek di venerdì 18 gennaio 2019
E’ questa la lettera inviata nei giorni scorsi allo Juventus Football Club di Torino e a firmarla è Lucia Timini, 98 anni a marzo, da sempre tifosa bianconera che spera di realizzare il suo sogno: incontrare i giocatori della sua squadra del cuore.

Ospite della «Fondazione Longini Morelli Sironi» da qualche anno, ora con l’aiuto del personale della struttura, ha preso carta e penna. E Cristiano Ronaldo ha risposto inviando una agenda e una fotografia con dedica «Para nonna Lucia».

Un’emozione indescrivibile per la signora Lucia e per tutta la casa di riposo quando hanno aperto la cassetta della posta e trovato la busta che arrivava da Torino. Cr7 ha letto la lettera della sua tifosa bassaiola e non ha mancato di risponderle.
La bandiera della Juventus sventola nella grande sala della casa di riposo dopo la vittoria della Supercoppa Italiana sul Milan di mercoledì sera e Lucia, molto conosciuta in paese perché faceva l’edicolante, sfreccia con il suo deambulatore decorato con la fascia bianconera e la fotografia di Ronaldo in bella vista. In camera invece rimane, a far da guardia, il pupazzo bianconero a cui dice sempre prima di uscire «mi raccomando: vinciamole tutte».
«Tifo la Juventus da quando avevo dieci anni e io e mio fratello, che era interista, andavamo a distribuire i giornali, perché allora si portavano casa per casa. Avevamo la Gazzetta dello Sport e quando la Juventus vinceva la mettevo sempre in bella mostra, ma quando vincevano l’Inter o il Milan la mettevo sempre a testa in giù. Quando poi ho aperto il negozio avevo la Juventus dappertutto. Quando venivano i bambini piccoli in negozio dicevo “dovete dire Forza Juve e vi do una palanca” e fin da piccoli cercavo di insegnargli la mia passione» ha raccontato Lucia, che tutti chiamano appunto «Lucia dei giornali» e conoscono la sua passione calcistica.
«Quando vincevamo gli scudetti o le coppe, partivano i festeggiamenti e andavo in giro per il paese con la bandiera e addirittura una volta il parroco mi ha ripreso ma io gli ho detto “come lei va in giro con lo stendardo della Madonna, io vado in giro con la mia bandiera” – ha raccontato Lucia – “Solo una volta sono andata allo stadio a vedere una partita. Mia mamma non voleva lasciarmi andare, ma poi mi ha detto “se non ti faccio andare mi fai diventare matta tutto il giorno” e allora sono partita con il ragazzo che faceva il fotografo di Pralboino e sono andata allo stadio».
Quella però fu la prima e l’ultima volta che Lucia vide una partita della sua amata squadra. La Juve infatti perse 2 a 1 e da allora Lucia giurò di non guardare mai più una partita pensando di portare sfortuna. Per cui ogni volta che c’è una partita aspetta solo il risultato finale. «Tanto le vinciamo sempre tutte, ormai perdiamo poco» ha commentato.

In casa di riposo è amata e conosciuta da tutti per la sua passione, e dopo ogni vittoria in tanti si fermano a scambiare due parole con lei commentando il risultato e la salutano dicendo «Ciao Juve»
«La mia memoria comincia ad avere qualche vuoto e mi sfuggono i nomi dei calciatori che più mi piacevano quando ero ragazzina, ma mi è sempre piaciuto il portiere Buffon e ora Cristiano Ronaldo, con lui ora vinciamo tutte le coppe».
Ora Lucia, una forza d’animo invidiabile e gli occhi lucidi mentre ricorda «i bei tempi» e tiene tra le mani soddisfatta i due cimeli ricevuti, potrà raccontare di aver realizzato anche questo suo grande sogno.

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