Regolamento dei compiti e delle attività del Direttore Generale

Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 00/2004 del 00/00/2004

ART. 1° ( Oggetto del Regolamento)
Il presente Regolamento disciplina il funzionamento delle attività’ del Direttore Generale della Fondazione “Longini Morelli” di Pralboino, avente sede nel Comune di Pralboino in via Morelli, n° 10, in attuazione delle disposizioni di legge che disciplinano la materia, il C.C. e lo Statuto della Fondazione.

ART. 2° (Nomina del Direttore Generale della Fondazione)
Il Direttore Generale, ai sensi dell’art. 9 comma j) dello Statuto, è nominato su proposta del Presidente dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione.
I requisiti richiesti per la nomina a Direttore Generale sono uguali a quelli richiesti per i Direttori Generali delle ASP e riportati nel regolameto di attuazione della Legge Regionale 13 febbraio 2003 (titoli III capo I° albo dei direttori articoli 51, 52, 53, 54).
La nomina del Direttore deve essere effettuata entro i trenta giorni immediatamente precedenti la scadenza del direttore in carica ovvero entro i trenta successivi alle dimissioni, decadenza o cessazione dello stesso.
La delibera di nomina determina altresì il trattamento economico da corrispondere al direttore.
I compiti e le attribuzioni specifiche nonché l’orario di servizio del direttore sono stabiliti in parte dal presente regolamento, in parte dal contratto di lavoro stipulato tra il direttore e la Fondazione; il contratto è sottoscritto dal Direttore e dal Presidente della Fondazione e costituisce parte ingrante della deliberazione di nomina.
La durata della carica di Direttore dovrà essere in numero di anni non inferiore a tre e non superiore a cinque.
Il Direttore Generale della Fondazione è anche Segretario, con titolarità di funzione dirigenziale non delegabile.

ART. 3° (Incompatibilità e decadenza del Direttore Generale della Fondazione)
L’ incarico di direttore è incompatibile con qualsiasi altra attività lavorativa, dipendente o autonoma, e l’accettazione dell’incarico comporta, per i lavoratori dipendenti, qualora previsto dai rispettivi ordinamenti, il collocamento in aspettativa senza assegni ed il diritto alla conservazione del posto.
Non possono essere nominati Direttori Generali della Fondazione:
a) coloro che hanno riportato una condanna, anche non definitiva, a pena detentiva non inferiore ad un anno per un delitto non colposo, ovvero a pena detentiva non inferiore a sei mesi per delitto non colposo nella qualità di pubblico ufficiale o con abuso dei poteri o violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione, salvo quanto disposto dal secondo comma dell’articolo 166 codice penale;
b) coloro che sono sottoposti a procedimento penale per delitto, per il quale è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza;
c) coloro che sono stati sottoposti, anche con provvedimento non definitivo, ad una misura di prevenzione, salvi gli effetti della riabilitazione, prevista dall’art.15 legge 3 agosto 1988, n.327 e dell’articolo 14 della legge 19 marzo 1990, n.55;
d) coloro che sono sottoposti a misura di sicurezza detentiva o libertà vigilata;
e) coloro che hanno un contenzioso con la Fondazione;
f) la funzione di Direttore è altresì incompatibile con quella di Sindaco, Assessore e di Consigliere del Comune ove ha sede la Fondazione.
Nel caso in cui, successivamente alla nomina, il Direttore venga a trovarsi in una delle condizioni sopra riportate, l’organo di amministrazione della Fondazione delibera, su proposta del Presidente, la decadenza del Direttore dall’incarico.
Il Presidente della Fondazione, non appena venuto a conoscenza del verificarsi delle condizioni di incompatibilità, in contradditorio con l’interassato, verifica l’esistenza delle cause di decadenza e dispone la convocazione del Consiglio di Ammnistrazione per l’adozione del provvedimento. Qualora si verifichi una delle cause di incompatibilità sopra previste, dopo aver accertata la sussistenza dell’incompatibilità, in contradditorio con l’interessato, il Presidente della Fondazione, con comunicazione scritta invita il Direttore a rimuovere l’incompatibilità con l’incarico assegnato entro trenta giorni dalla comunicazione, dandone contestuale informazione al Consiglio di Amministrazione.
Alla scadenza del termine il Presidente verifica l’eliminazione delle condizioni di incompatibilità e ne dà comunicazione all’interessato ed al Consiglio di Amministrazione. Nel caso di infruttuoso decorso del termine, il Presidente dispone senza indugio la convocazione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione per procedere alla dichiarazione di decadenza del Direttore e alla sostituzione dello stesso. Contemporaneamente alla decadenza del Direttore, il Consiglio di Ammnistrazione della Fondazione, in via provvisoria e sino alla nomina del nuovo Direttore, procede all’assegnazione delle funzioni direttive ad altro dipendente della Fondazione; nello stesso atto deliberativo sono determinate le indennità da corrispondere in via provvisoria al sostituto del Direttore. Il mandato del sostituto cessa con l’assunzione dell’incarco da parte del nuovo Direttore.

ART. 4° (Revoca del Direttore Generale della Fondazione)
Il Direttore Generale della Fondazione può essere revocato dal soggetto che lo ha nominato solo per gravi danni provocati alla Fondazione stessa, per gravi motivi di violazioni delle leggi vigenti, dello statuto e del regolamento che ne determina le funzioni ed i compiti.

ART. 5° (Dimissioni del Direttore Generale della Fondazione)
Le dimissioni del Direttore devone essere presentate al soggetto che ha disposto la nomina e protocollate immediatamente all’atto della presentazione.
Le dimissioni sono efficaci solo dopo il trentesimo giorno dalla loro presentazione. Esse possono essere respinte dal Consiglio di Amministrazione. Le stesse possono essere revocate da parte del Direttore qualora vengano a decadere i presupposti che le hanno generate.

ART. 6° (Compiti del Direttore Generale della Fondazione)
Mentre al Consiglio di Amministrazione ed al Presidente della Fondazione competono i poteri di indirizzo e di controllo, al Direttore Generale spettano tutti i compiti amministrativi – gestionali – direttivi, compresi quelli riguardanti l’adozione di atti che impegnano l’Amministrazione verso l’esterno, ad eccezione di quelli espressamente riservati all’organo di governo della Fondazione. Il Direttore
— pone in essere gli atti necessari a garantire il regolare funzionamento della Fondazione;
— risponde del proprio operato al Consiglio di Amministrazione della Fondazione in relazione al raggiungimento degli obbiettivi assegnati entro il 31 dicembre di ogni anno;
— presenta al Consiglio di Amministrazione una relazione sulle attività poste in essere e sulla situazione economico-patrimoniale della Fondazione formulando le proposte ritenute necessarie allo sviluppo della Fondazione.
Entro il 31 gennaio di ogni anno il Consiglio di Ammnistrazione della Fondazione, con propria deliberazione, assegna al Direttore gli obbiettivi da raggiungere nel corso dell’anno ed attribuisce allo stesso le risorse necessarie.
Specificatamente compete al Direttore Generale:
a) Assumere la presidenza delle commissioni di gara e di concorso, la responsabilità ed il coordinamento degli uffici e del personale;
b) Sottoporre al Presidente, per le eventuali deliberazioni consiliari, proposte di programmi, direttive ed atti di competenza del Consiglio di Amministrazione;
c) Curare, direttamente o a mezzo di collaboratori, la selezione, l’assunzione, il coordinamento ed il licenziamento del personale dipendente;
d) Curare, direttamente, l’indagine di mercato, le fasi della trattativa, la scelta, la stipula di contratti e di convenzioni per l’acquisizione di beni e servizi;
e) Curare, direttamente o a mezzo di collaboratori, l’attuazione dei programmi definiti dal Consiglio di Amministrazione, mediante la predisposizione di progetti, specificando le risorse occorrenti per la realizzazione e svolgendo, allo scopo, anche attività di studio e di ricerca, assumendo infine la responsabilità dell’esecuzione dei progetti predisposti;
f) Esercitare i poteri necessari per l’accertamento e l’acquisizione delle entrate, l’impegno, la liquidazione e l’ordinazione delle spese, entro il budget attribuito dal Consiglio di Amministrazione;
g) Ricevere la corrispondenza indirizzata alla Fondazione e riservata a figure istituzionali e direttive della Fondazione, curarne la rubricazione agli uffici competenti, dandone comunicazione al Presidente, se riguardante materie di competenza del Presidente, al Consiglio di Amministrazione se riguardante materie di competenza del Consiglio;
h) Accogliere le comunicazioni verbali, informando il Presidente di quelle indirizzate a lui od al Consiglio di Amministrazione;
i) Firmare, per attestazione di conformità all’originale, le copie degli atti;
j) Gestire le liti, secondo le direttive impartite dal Consiglio di Amministrazione, con potere di promuovere le relative azioni, resistere, conciliare e transigere. Collaborare nell’assolvimento delle pratiche affidate a patrocinatori esterni, intrattenendo con essi gli opportuni rapporti.

Il Direttore Generale è direttamente responsabile della correttezza amministrativa e dell’efficienza di gestione della Fondazione in relazione agli obiettivi stabiliti dal Consiglio di Amministrazione.
Il Direttore Generale quindi:
1. dirige tutti i servizi e le unità operative della struttura mediante l’espletamento di funzioni di indirizzo, di coordinamento e di vigilanza nei confronti del personale dipendente e dei collaboratori esterni;
2. assicura la puntuale osservanza delle leggi, dei regolamenti interni e delle istruzioni;
3. cura la definizione, previo eventuale confronto con le organizzazioni sindacali, degli orari di apertura dei servizi e degli uffici, dell’articolazione dell’orario di lavoro, in relazione alle esigenze funzionali di ciascuna unità operativa che compone la struttura;
4. individua ed incarica i responsabili dei servizi e dei settori e coordina la loro attività;
5. cura la programmazione di verifiche periodiche, dei carichi di lavoro e produttività dei servizi e delle unità operative, previa adozione, sentite eventualmente le organizzazioni sindacali, di misure organizzative atte a consentire la rilevazione dei rendimenti e l’analisi dei costi;
6. adotta atti di gestione del personale e di attribuzione dei trattamenti economici accessori mediante valutazione dell’apporto partecipativo di ciascun dipendente, secondo criteri oggettivi, definiti dai contratti nazionali o regionali di settore in sede di contrattazione decentrata.

ART. 7° (Verifica dei risultati – responsabilità)
Il Direttore Generale è responsabile della realizzazione degli obiettivi, della corretta ed economica gestione delle risorse, dell’imparzialità e del buon andamento dell’azione amministrativa.
La verifica dei risultati è demandata ad un nucleo di valutazione costituito e disciplinato da apposito regolamento; tale nucleo è formato dal Presidente, supportato da un Consigliere, e dal revisore dei conti della Fondazione.
Restano ferme le vigenti disposizioni in materia di responsabilità penale, civile, amministrativa e contabile.

ART. 8° ( Provvedimento dirigenziale )
Nell’attività di gestione, il provvedimento dirigenziale assume, sotto l’aspetto formale, la veste di “DETERMINAZIONE “.
Per la pubblicazione e l’esecutività dei provvedimenti dirigenziali si osservano le disposizioni stabilite dalla legislazione e dai regolamenti vigenti.
Copia di ogni provvedimento deve essere trasmessa al Presidente per conoscenza.

ART. 9° ( Atti di competenza dirigenziale)
Gli atti di competenza dirigenziale non sono soggetti ad avocazione da parte del Presidente e/o del Consiglio di Amministrazione.

ART. 10° ( Trattamento economico dirigenziale)
Il trattamento economico fondamentale ed accessorio del Direttore Generale come base di partenza farà riferimento al contratto dei Dirigenti degli Enti Locali, definito dai contratti di categoria e/o da contrattazione diretta, secondo criteri obiettivi di misurazione, tra il Presidente per conto e a nome della Fondazione ed il Direttore stesso.

ART. 11° (Segretario del Consiglio di Amministrazione)
Il Direttore Generale è anche Segretario del Consiglio di Amministrazione. Solo in caso di legittimo impedimento può essere sostituito, limitatamente all’adozione di provvedimenti urgenti e non rinviabili ad altra seduta del Consiglio, dal Consigliere meno anziano per età.
Il Segretario ha facoltà, su autorizzazione del Presidente, di avvalersi di un tecnico per la relazione su specifiche materie, di altro dipendente o collaboratore dell’Ente, per la trattazione di temi di competenza specifica e di complessità particolare.

ART. 12° ( Convocazione delle adunanze)
Il Segretario è personalmente responsabile della puntuale convocazione delle adunanze, secondo le disposizioni del Presidente e con le modalità previste dallo Statuto; a tal fine curerà personalmente l’invio degli avvisi di convocazione e degli altri documenti indicati dalle normative vigenti.

ART. 13° ( Verbali delle adunanze)
Il Segretario redige personalmente i verbali delle adunanze. Detti verbali dovranno riportare, sinteticamente, la discussione svoltasi intorno ai singoli oggetti.
Il Segretario esprimerà a verbale parere obbligatorio e non vincolante su ciascuna deliberazione, curerà inoltre, con risultanza a verbale, che ogni provvedimento sia munito dell’attestazione di regolare istruttoria e di conformità alle norme di legge vigenti rilasciata dagli Uffici competenti per materia, nonché dell’indicazione della copertura finanziaria quando si tratti di provvedimenti che determinano oneri economici a carico della Fondazione. Nel caso in cui la Fondazione non abbia funzionari responsabili dei servizi, il parere è espresso dal Direttore Generale in relazione alle sue competenze.
Il Segretario curerà che in calce al verbale sia apposta la firma di tutti i consiglieri che abbiano presenziato alla seduta.
Per le dichiarazioni a verbale e le ricusazioni di firma da parte di qualche Consigliere, si rinvia alle norme statutarie e di legge vigenti in materia.

ART. 14° ( Invio a controllo)
Il Segretario procede sotto la propria responsabilità a sottoporre gli atti al controllo da parte delle figure preposte ai sensi di Legge e del Codice Civile.
Gli esiti del controllo saranno annotati dal Segretario in calce agli atti stessi. Il Segretario cura altresì la produzione di risposte ai rilievi del controllo.

ART. 15° (Pubblicazione delle deliberazioni)
Il Segretario cura che le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione vengano pubblicate a norma di legge facendone annotazione in calce alle medesime, unitamente all’attestazione relativa ai ricorsi e reclami eventualmente presentati.

ART. 16° (Esecutività delle deliberazioni)
Dell’avvenuta esecutività delle deliberazioni, secondo la legge, il Segretario annoterà gli estremi in calce alla deliberazione stessa, comunicando i suoi dispositivi agli uffici interessati per l’attuazione.

ART. 17° (Norme di rinvio)
Per quanto non espressamente previsto nel presente Regolamento, valgono le norme sancite dallo Statuto della Fondazione e dalle Leggi precedentemente richiamate.

Pubblicato in Organigramma.