Le ricorrenze del mese di febbraio: la Madonna della Candelora e San Biagio

LA MADONNA DELLA CANDELORA

Il 2 febbraio viene celebrata la Madonna della Candelora. Con questa ricorrenza la Chiesa ricorda la presentazione di Gesù Cristo al tempio, dove venne ricevuto dal profeta Simeone, che, illuminato dallo Spirito Santo, disse prendendo in braccio il bambino:” Ecco la luce del mondo”.

In questa ricorrenza, ci ricordiamo che quando eravamo ragazzi si accendevano candele, simboli della Madonna della Candelora o della “luce”, in Chiesa e all’interno della propria abitazione.
Inoltre, alla mattina, andavamo in Chiesa dove veniva celebrata una processione (segno del tragitto che la Madonna fece per portare Gesù Bambino al tempio) in cui tutti avevano in mano una candela
accesa, benedetta, a volte ricamata, simbolo della fede.

SAN BIAGIO

Il giorno seguente, il 3 febbraio, viene ricordato dalla Chiesa San Biagio, vescovo e taumaturgo; egli viene considerato il protettore del mal di gola perché si racconta che un bambino stesse soffocando a causa di una lisca di pesce ma fu guarito miracolosamente dal vescovo stesso.

In questo giorno andavamo con i nostri genitori in Chiesa per la benedizione della gola perché rappresentava una prevenzione contro le possibili malattie che ci potevano colpire come, ad esempio, la difterite, di cui morivano molti bambini all’epoca, o rappresentava una specie di protezione divina per l’anno che dovevamo affrontare.
Ci ricordiamo, inoltre, che anche gli uomini più indaffarati dal proprio lavoro si preoccupavano di recarsi a ricevere la benedizione al termine della giornata lavorativa.
Tutto questo avveniva perchè si era molto più legati alla religione, si sentiva molto di più il bisogno di fede, di protezione da parte del Signore.

Oggi giorno sappiamo che è ancora tradizione da parte dei sacerdoti benedire la gola delle persone utilizzando due candele, benedette il giorno prima, incrociarle e appoggiarle sul petto della persona. Non vengono però organizzate grandi celebrazioni, visto che questo giorno non ha più quella risonanza ed importanza come ai nostri tempi e passa del tutto inosservato , tranne in alcuni paesi dove vengono allestiti banchetti in onore del santo, come ad esempio a Milzano, un paese confinante con Pralboino e situato sulla riva destra del fiume Mella, dove San Biagio è venerato come protettore della parrocchia.

A proposito di questa festività, vogliamo ricordarvi alcuni proverbi e detti dialettali che fanno parte della nostra cultura locale:

 

“Per la Madòno de la Candelorò
per poc de l’enveren sòm fora,
ma se piof o tiro vent
ne l’enveren som dent.”

“A san Biagio le òche le fa ‘l nì.”

Gli autori dei ricordi sono: M. Ca. e D. Ma.

Pubblicato in I nonni raccontano.