Buona sera a tutti voi che numerosi siete presenti nello splendido giardino della Casa di Riposo e un caloroso bentornati al nostro appuntamento ormai tradizionale di mezza estate. Il tempo è favorevole e la serata intitolata “Cantando sotto le stelle” è quanto mai appropriata.

Locandina dell’evento cantando sotto le stelle 2007

Quest’anno sono diverse le manifestazioni di puro intrattenimento e/o di solidarietà realizzate da associazioni e gruppi della nostra comunità pralboinese, e non solo per il desiderio di offrire un’alternativa alla calura delle serate estive ma anche per raccogliere fondi da destinare a chi è in situazione di precarietà o di sofferenza.

In questa direzione si inserisce anche la proposta della Fondazione Onlus “Longini-Morelli” ma con una finalità specifica: mostrare ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che la Casa di Riposo NON è una realtà chiusa in sé stessa, ma vuole essere profondamente radicata sul territorio ed aperta a tutta la Comunità in un libero e reciproco scambio di collaborazione.

Come Consiglio di Amministrazione, siamo perfettamente consapevoli che una mentalità, purtroppo dura a morire, vede l’ingresso in questo Ente come il preannuncio della fine di una esistenza, come motivo di vergogna per sé e per i familiari.
Ma non è così, credetemi, non è così soprattutto per coloro che, a contatto con una realtà che spesso si misura anche con il decadimento fisico e con la sofferenza (personale medico, paramedico, ausiliari e ausiliarie con varie mansioni, personale amministrativo, gruppo di animazione, volontari e consiglio di amministrazione) sanno andare oltre la fragilità e la precarietà esteriori degli Ospiti, scoprendo e valorizzando la ricchezza interiore di cui ciascun nonno è portatore.

Gli anziani sono persone con una propria dignità, molti sono ancora capaci di dedicarsi a varie iniziative, di seguire con grande interesse tutto quanto accade intorno a noi e lontano da noi (> lettura del giornale), di coltivare il gusto artistico (> vari lavoretti del laboratorio di animazione), di appassionarsi alle vicende sportive (> giochi della terza età, avvenimenti sportivi nazionali e locali), di apprezzare la lettura di libri e la visione di film, di scrivere articoli per il giornalino pubblicato sul sito della Casa di Riposo.

Noi siamo convinti che la vita va accettata, e soprattutto va amata in tutte le sue esperienze positive ed anche nelle sue limitazioni. Questo il ricordo di una collega per la mia festa di addio al mondo tanto amato della scuola: “La giovinezza non è un’epoca della vita, ma una condizione dell’anima”.

Alla luce di tali considerazioni, ecco il perché della iniziativa di questa sera, iniziativa che ha richiesto l’impegno e la dedizione di tante persone alle quali va il vivo, commosso ringraziamento del Consiglio di Amministrazione, il mio personale e, ne sono certo, anche il vostro.

Negli anni precedenti il contenuto della serata fu incentrato sulla “sfilata di moda” (prima le pellicce, poi l’intimo, poi gli abiti da sposa).
Quest’anno abbiamo voluto apportare una innovazione, mantenendo però al centro dell’attenzione i nostri nonni: abbiamo scelto di proporre una manifestazione canora sotto forma di amichevole gara in cui, però, anche gli Ospiti potessero avere una loro parte non secondaria, una parte attiva.
Nei giorni scorsi, sotto la sapiente direzione di Emanuela, delle due animatrici Loretta ed Elisa, del musicante Alberto, essi si sono esercitati in coro preparando alcune canzoni che tra poco ci faranno ascoltare.
Io li ho seguiti da lontano, quasi di nascosto e vi posso assicurare che l’impegno è stato grande, grandissimo.
Magari l’emozione di trovarsi davanti a numerosi spettatori giocherà loro un brutto scherzo e ne verrà qualche “stecca”, qualche “nota” fuori posto. Ebbene, in tal caso, attribuiamola alle corde vocali non più elastiche come negli anni di gioventù e sosteniamoli con il nostro incitamento e il nostro applauso.
Buon divertimento a tutti.