In occasione della festa dell’unità nazionale e delle forze armate (4 novembre), l’Ospite Battista Cherubini ci offre con semplicità una commovente testimonianza sulle assurdità infernali della guerra.
SORRIDERE ALLA VITA

Un ragazzo esprime il sogno di un mondo senza armi e senza guerre, un mondo senza distinzioni di razze, di categorie sociali, di religioni.
Sono andato soldato
per difendere una patria
che ho sempre amato.
Al fronte, uomini e giovani combattevano
per un fine, per un ideale.
Vite spezzate, vite distrutte.
Anch’io ho pianto e sparato, amato e odiato.

Un ragazzo indiano propone in modo spiritoso ma significativo il suo messaggio: LA PACE NON E’ UN OPTIONAL!
Come si può non essere d’accordo con lui?
Ero giovane, fiero e bello;
ma son tornato stanco e affaticato.
Un bacio in fronte a mamma che mi aspettava
e un bacio appassionato
all’amore che non mi ha lasciato.
Giulia, alzando gli occhi al ciel, mi dice:
“E’ arrivata alfin la pace…”
“Pace sì…ma la guerra mi ha lasciato
il ricordo di chi se n’è andato!”
Non vorrei dimenticare, girare le spalle;
ma ormai sono nonno bis:
sorridere devo alla vita, aprire gli occhi
e andare avanti.
Battista Cherubini