Domenico Margini: mia moglie e la caccia

I discorsi che si tenevano in casa mia riguardavano per la maggior parte la caccia e i cani. Era inevitabile perciò che ne venisse coinvolta anche mia moglie.

Ci siamo sposati molto giovani: io avevo 24 anni, lei 21. Non sapeva nulla né di caccia né di cani, e nemmeno immaginava come si potesse svolgere una battuta di caccia. Tentai di iniziarla all’arte di Diana, ma il primo impatto con essa fu terribile, scioccante.
A quei tempi si andava a caccia ancora in due, uno faceva il cacciatore e l’altro …il segugio. Mia moglie si vestì sportiva con pantaloni e stivali. Io stavo di qua dai fossi mentre ella, dall’altra parte e con l’aiuto di una frusta, faceva levare la selvaggina: un lavoro ingrato! Inoltre tra fossi e stagni vagavano molti topastri, enormi e repellenti, che terrorizzavano la mia gentile signora che alla fine della giornata era diventata ben poco gentile. “Prima ed ultima volta!” disse “Non mi avrai mai più a fare quello che ho fatto oggi!”. E fu di parola.
Ammetto di essere stato un po’ cattivello con lei e molto imprudente. Comunque l’ostilità nei confronti miei e della caccia passò molto presto. Piano piano si avvicinò alla caccia e ne divenne entusiasta. Però fu cacciatrice solo in teoria. …ma non in pratica. Le era bastata una sola giornata!

Fu la mia segretaria privata fin dalla fondazione del Circolo cacciatori. Tutti i soci la stimavano molto ed ella naturalmente li ricambiava con affetto. Era molto timida e schiva e quindi non partecipava mai alle varie manifestazioni (gare, mostre canine, feste…).
I cacciatori ed i cinofili si invitavano spesso a casa mia a cena per gustare la selvaggina che ella preparava con vera maestria: in quelle circostanze perdeva parte della sua timidezza ed entrava in confidenza con tutti i presenti.

Col tempo, a forza di sentire i nostri discorsi, divenne alquanto competente in fatto di caccia, e quando qualche cacciatore le sparava un po’ grosse ella interveniva dicendogli che quelle erano fantasie e non realtà.

Abbiamo vissuto insieme per ben 60 anni e ci siamo voluti bene, anche se spesso la caccia si metteva fra noi due e le portava via un po’ del mio amore.

Domenico Margini

Pubblicato in I nonni raccontano.