Battista Cherubini: pensieri per il 2 novembre

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CAMPOSANTO

Ho calpestato una terra fredda e umida,
nuda e buia.
Terra di tombe, terra di lapidi,
terra di preghiere per un’eterna resurrezione.

Camposanto:
ho udito un pianto
e poi un canto
al Signor Redentor
ché dia pace e grande amor
ai cuori infranti nel dolor.

PACE

Sotto la terra nera
giacciono ad aspettar
la dolce primavera,
che forse li farà svegliar.

PARTENZA

Battista e la moglie Giulietta Battista e la cara moglie Giulietta

Battista e la moglie Giulietta Battista e la cara moglie Giulietta

Senza dir “Vieni!”
sei partita un giorno,
lasciandomi perplesso e sbigottito,
per quella via che più non ha ritorno.

Eri una fredda statua
assorta nell’eterna contemplazione.

Nel gelido inverno
sol mi trovai a pensar
d’aver perso
chi mi ha insegnato
ad amar l’eterno.

Dio, dammi la forza
di serenamente accettare
le cose che non posso cambiare.

Battista Cherubini

Pubblicato in I nonni raccontano.