Arrigo Savani: poesie

Arrigo Savani può essere definito un poeta-contadino: per molti anni si è dedicato al faticoso lavoro dei campi, serbando in sè quella serenità e quell’equilibrio interiori, che sono premesse indispensabili perché il poeta-fanciullo di pascoliana memoria non percepisca la realtà nel suo complesso ma intuisca di essa momenti fuggevoli e immagini isolate. Arrigo è la riprova che ognuno di noi, a qualsiasi età, può ancora stupirsi davanti ai quotidiani miracoli della natura.

IL SORRISO

Non ti sei mai specchiato in un sorriso?
Quello di un bimbo sembra una goccia d’acqua,
quello di una donna stanca dopo una giornata di lavoro t’infonde coraggio.
Quello di un vecchio ti riempie il cuore di tenerezza.
Non ti costa nulla il sorriso.
Certo che e’ difficile sorridere in questa vita
avara di tenerezze e dove tante volte devi ingoiare
un succo troppo amaro.
Ma bisogna sorridere perché domani e’ il primo giorno del resto della tua vita!

L’OSPEDALE

L’ospedale e’ il posto della sofferenza, della speranza e dell’oblio
perché dici un giorno andrò a casa anch’io!
Nell’ospedale la sofferenza la vedi da vicino
per questo non puoi lasciar ognuno al suo destino.
Io credo che la sofferenza sia una componente umana perché ti sensibilizza, ti rende più umano,
anche se fino ad ora hai fatto il profano.
In compenso hai la speranza di ritornare sano e salvo al tuo casolare.

FINESTRA CHIUSA

All’alba d’ogni mattino
scorgo tra le foglie della mia vigna il tuo bel corpo divino.
Eri bella!! Vedevo il tuo petto palpitare d’amore,
non per tuo marito ma altrove.
Sentivo il tuo profumo aleggiare nell’aria fresca
e quando giungeva a me era una gran festa!
Ma il tuo sguardo era sempre triste, forse pensavi alla follia
e per questo sei scappata via.
Ma son certo che ad aprire la finestra tornerai:
così saran finiti tutti i tuoi guai.

LA GUERRA DEL GOLFO

La guerra del golfo e’ finita e per tutti è stata una grande sconfitta:
quello che volevano conquistare è andato a finire nel mare!
Se il fiume è nero sarà una catastrofe apocalittica,
per me non vale nessuna politica.
Io a questi signori vorrei dire: “Il mondo intero dove va a finire?”
Speriamo che il cielo del Kuwait torni ancora sereno
e sarà la gioia per il mondo intero!….

VIVA IL CONTADINO

Il contadino di tante cose che sa fare, sa far bene anche il vino.
Il vino del contadino è come una medicina perché i suoi componenti sono a base genuina.
Lo fa col calore, col profumo, col colore della natura e tutto questo si chiama: uva matura!
In tutto il mondo ormai si beve vino, ma ahimé, non è tutto fatto dal contadino!
Infatti, i furbi lo fanno chimicamente, è questa la base dei loro ingredienti…
ma con i loro introiti non hanno stabilito la bilancia dei pagamenti!
Il vino dei furbi è fermo alle frontiere senza destino…ma non quello fatto dal contadino!
Il contadino è una figura leggendaria che si rispetterà nei secoli avvenire
perchè del suo operato non c’è niente da ridire.
Tu lo vedi sempre sereno e contento,
per lui e’ sempre festa anche se si accontenta solo della minestra.

OMAGGIO A MARCO PANTANI

Marco Pantani hai vinto ieri, hai vinto oggi e vincerai domani.
Questo è un augurio che ti fa un ottantenne come me, che di campioni ne ha visti tanti,
ma nessuno di questi è degno di metterti i guanti!
Io mi esalto perché conosco la tua storia…hai sofferto molto prima di arrivare alla gloria;
alla storia passerai domani quando farai il girotondo e conquisterai il campionato del mondo!
Non è irriverente dire che Coppi e Bartali sono stati dei campioni eccezionali,
ma non hanno esaltato come il nostro grande Pantani!….

LA PREGHIERA DEL DIABETICO

O Signore, tu che ami tutte le tue creature veglia su noi inermi, su noi diabetici!
Noi ti offriamo questa malattia, con tutte le sue complicanze, come pegno del nostro amore per te!
Veglia, o Signore, sui nostri occhi che vedono male,
sulle nostre gambe che si muovono con fatica…indica a noi la via del Paradiso!
Fa’ o Signore che “il dolce”, che per noi e’ male, addolcisca i nostri cuori!
Fa’ o Signore che tutto il male che avvolge noi ed i nostri cari, sia salvezza e redenzione per tutti!

W LA MONTAGNA

All’alba d’ogni mattino scorgo un verde immenso che sovrasta ogni cosa del creato…
Lì il cielo è vicino!
Tu, lungo i pendii della valle, vedi maestosi pini
che sono in contrasto con i praticelli pieni di rugiada.
Io credo che questa natura selvaggia
miri a far cancellare dalla terra tutte le cose futili,
senza ideali e tutte le brutture in cui è immerso l’uomo.

Pubblicato in I nonni raccontano.